Workout Pasubio Temporary è un progetto di riuso temporaneo di un ambito particolarmente critico di Parma chiamato “Comparto Pasubio”, che ha al proprio interno un interessante complesso industriale oggi in totale stato di abbandono.

Il progetto si colloca in continuità con un’iniziativa di ampio respiro denominata “Abitare la città dimenticata” promossa qualche anno fa dall’Ordine degli Architetti di Parma – con la Fondazione Architetti di Parma e Piacenza e la collaborazione del Comune di Parma -, che si prefissava l’ambizioso obiettivo di riportare al centro del dibattito della città il tema del concreto recupero funzionale e fisico di importanti complessi edilizi monumentali – quali il Convento di San Paolo e quello di San Francesco – o comunque di impianti dalla grande rilevanza urbana – come appunto l’ex Manzini all’interno del Comparto Pasubio –, al fine di avviare un processo rigenerativo esteso ad un ampio intorno.

Il “Comparto Pasubio” si trova infatti all’interno di un quadrante urbano caratterizzatosi storicamente per la densa e disomogenea mescolanza tra attività artigianali-produttive e residenza che in anni recenti ha subito una profonda trasformazione di natura morfologica e funzionale a causa del progressivo smantellamento dell’armatura produttiva originaria. Dismissione produttiva che ha generato un incontrovertibile degrado fisico e sociale della zona, portandola ad essere tristemente nota per lo scarso livello di sicurezza e di qualità delle vita dei suoi abitanti.

Il complesso dell’ex Manzini, posto all’interno di un PRU parzialmente attuato, per le proprie qualità fisico spaziali e per la propria collocazione – si trova nei pressi della stazione ferroviaria – risulta strategico per la possibile riabilitazione di un intero comparto urbano oggi in grande sofferenza.

Il progetto di concreta attivazione del processo di rigenerazione urbana applicata all’ex Manzini si è quindi articolato secondo un percorso complesso che ha visto compiersi le seguenti iniziative:

  • 28.09.2012: dodici ore di eventi artistici nel comparto (danza, musica, installazioni e un convegno) promossi per attirare l’attenzione pubblica su un luogo dalle grandi potenzialità ma a rischio di demolizione;
  • 2013: sottoscrizione di un protocollo di intesa tra Ordine degli architetti di Parma, Comune e società STU Pasubio volta a individuare nuove modalità di riqualificazione del complesso;
  • 2014: Istituzione del “Tavolo di Negoziazione”, soggetto gestore del processo partecipativo;
  • 19/22 novembre 2014: workshop di progettazione partecipata “Workout Pasubio”.

Il workshop si rivolgeva a tutti gli interessati che volessero esprimere un’opinione sulla futura destinazione del luogo; una destinazione che fosse in grado di avere effetti virtuosi di rigenerazione sia sull’immediato intorno che sulla vita della città.

Svoltosi all’interno degli edifici stessi, il workshop ha visto partecipare 150 tra cittadini, associazioni e imprese che hanno elaborato 16 proposte di utilizzo degli spazi. Oltre alle proposte per l’uso finale del complesso edilizio è anche emersa la forte volontà di continuare mantenere in vita il luogo anche una volta esaurito il workshop stesso.

L’Ordine pertanto ha deciso, in accordo col tavolo di negoziazione, di promuovere la costituzione di un’associazione finalizzata alla gestione dello spazio per consentirne l’uso temporaneo e cercare di attuare il programma di iniziative proposto dai partecipanti.

Oggi l’Associazione è stata istituita, ha un nuovo sito (http://www.wopa-temporary.org) ed ha iniziato la calendarizzazione degli eventi (corsi di formazione, installazioni, concerti, mostre)  per dimostrare concretamente le potenzialità aggregative che un luogo come questo possiede, trasformandolo così in un organo nuovamente pulsante di vita.

Il processo di rigenerazione così concretamente avviato (il workshop ha anche lasciato in custodia al quartiere un nuovo giardino) oltre all’uso temporaneo in corso di svolgimento, prevede anche l’imminente consegna alla Pubblica Amministrazione della “sintesi finale” delle proposte (auspicabilmente accorpate in una sola idea condivisa) per la definitiva ridestinazione del luogo.

Tale documento costituirà il contenuto funzionale da porre a fondamento di un futuro concorso di progettazione architettonica che riguarderà la parte pubblica del complesso dell’Ex Manzini.

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