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Concorso pubblico per la copertura di 7 posti di istruttore tecnico – cat. c1

Il Comune di Forlì ha indetto un concorso pubblico, per esami, ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato e a tempo pieno di nr. 7 Istruttori Tecnici. Si riservano nr. 2 posti per i volontari delle FF.AA.

La partecipazione al concorso avviene mediante la compilazione di un modulo online secondo le istruzioni di seguito riportate. I candidati devono inoltrare la domanda esclusivamente in via telematica, pena l’esclusione, collegandosi al sito internet del Comune di Forl al seguente link https://romagnaforlivese.elixforms.it/rwe2/module_preview.jsp?MODULE_TAG=MOD_BND_023 oppure dall’Homepage del sito www.comune.forli.fc.it e seguendo il seguente percorso: IL COMUNE/Amministrazione trasparente | Bandi di concorso | Elenco bandi di concorso, entro e non oltre il giorno 14/04/2022.

Il moderno e “il passato per nutrire il futuro”

Il Dipartimento di Architettura, l’Ordine Architetti di Bologna e un gruppo di amici e collaboratori di Giuliano Gresleri (1938-2020) promuovono la giornata di studio in onore di GIULIANO GRESLERI dal titolo Il moderno e “il passato per nutrire il futuro”, che si terrà 25 marzo 2022 dalle 15:00 alle 19:00 presso l’Auditorium Enzo Biagi, Piazza del Nettuno 3, Bologna.

Questa occasione di incontro sarà un momento di riflessione che intende raccoglierne e rilanciarne il lascito. Storico e critico dell’architettura, pubblicista, artista ed altro ancora, Giuliano Gresleri è stato un intellettuale a tutto tondo, animato da un vitalismo che ha informato tutto il suo operato e che sapeva infondere fiducia ed entusiasmo.

Partecipanti:
Fabrizio I. Apollonio, Marco Filippucci, Mario Botta, Paolo Capponcelli, Jean-Louis Cohen, Benedicte Gandini, Ezio Godoli, Johan Linton, Carlo Olmo, José Oubrerie, Danièle Pauly, Fabio Roversi Monaco, Angelo Varni, Stanislaus Von Moos

A cura di:
Dipartimento di Architettura

In collaborazione con:
Ordine Architetti PPC di Bologna

Modalità d’accesso

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili, possibilità di seguire il convegno online al link https://youtu.be/2qAEGOzTnyY

Rigenerazione urbana a base metabolica – useless is more

Si segnala la seconda edizione del Corso “RIGENERAZIONE URBANA A BASE METABOLICA – USELESS IS MORE” organizzato da Centoform, che si svolgerà dal 10 maggio al 28 giugno 2022 tramite Piattaforma On-line.

Il Corso, interamente finanziato dalla Regione Emilia Romagna, avrà una durata di 24 ore.

La partecipazione al corso è gratuita e prevede il riconoscimento di 20 CFP, assegnati dalla Federazione Ordini Architetti P.P.C. Emilia Romagna.

I crediti formativi potranno essere attribuiti solo se la frequenza del partecipante sarà dell’80% della durata del corso.

ISCRIZIONI:

Le iscrizioni sono aperte fino al 4 aprile 2022.

E’ obbligatorio inviare il modulo di iscrizione al seguente indirizzo mail:jury.mezzetti@centoform.it

Link evento.

In allegato la locandina ed il modulo di iscrizione.

 

Obiettivo superbonus – massimali, computi, asseverazioni e cessione del credito

Fondazione Inarcassa promuove il nuovo incontro web organizzato da ISNOVA e Fondazione Inarcassa in collaborazione con ENEA e Logical Soft, dal titolo: 

“OBIETTIVO SUPERBONUS – MASSIMALI, COMPUTI, ASSEVERAZIONI E CESSIONE DEL CREDITO” 

Dall’uscita del Decreto Antifrodi fino al Decreto MiTE sono cambiate molti aspetti degli obblighi relativi alle asseverazioni, al visto di conformità fino ai costi massimi specifici. In questo webinar faremo chiarezza sugli obblighi e sulle verifiche introdotte dai diversi decreti. 

Relatori: 

  • Domenico Prisinzano, Responsabile del Laboratorio Supporto Attività Programmatiche per l’Efficienza Energetica di ENEA 
  • Giuseppe Rufo, Direttore Generale DEI Tipografia del Genio Civile 
  • Annachiara Castagna, Responsabile Sviluppo TERMOLOG Logical Soft 
  • Simone Tirinato, Responsabile Sviluppo TRAVILOG Logical Soft 

Modera: 

Alberto Boriani, ISNOVA 

L’evento avrà luogo giovedì 24 marzo, con inizio alle ore 15.00 sarà trasmesso in modalità streaming. 

Per tutti gli Ingegneri e gli architetti registrati a Fondazione Inarcassa che si iscriveranno all’evento tramite il nostro sito è stata presentata richiesta ai Consigli Nazionali competenti per il riconoscimento di n. 2 CFP (per gli ingegneri in modalità Convegno). 

Sarà anche possibile per tutti accedere all’evento, senza CFP, attraverso dalla nostra pagina Facebook o la piattaforma di Logical Soft. 

L’iscrizione all’evento è disponibile al seguente link: 

https://fondazioneinarcassa.it/it/node/3466 

Inaugurato il Bosco Urbano di Parma Mia

In tantissimi hanno affollato il grande bosco urbano di Parma Mia nato dalla collaborazione tra il Comune di Parma– Assessorato alla Partecipazione e ai Diritti dei cittadini e Assessorato alle Politiche di Pianificazione e Sviluppo del Territorio e delle Opere Pubbliche – e il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, con l’importante coinvolgimento del Consiglio dei Cittadini Volontari Molinetto e dei residenti del quartiere Parma Mia.

Una giornata di festa, che ha visto protagonisti i 1.030 alberi piantati dal Consorzio nella primavera 2021, su una superficie di oltre un ettaro.

Il Bosco Urbano in Parma Mia ha avuto una genesi molto particolare. L’area, identificata come Bene Comune Urbano, è stata concessa dal Comune di Parma al Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, che ha progettato l’intervento di forestazione, reso poi possibile grazie a una campagna di raccolta fondi lanciata su GoFundMe. Sono 25.000 gli euro arrivati da oltre 400 donatori, tra privati cittadini e imprese.

«Il bosco urbano permanente di Parma Mia è entrato oggi ufficialmente tra i beni comuni dei cittadini e delle cittadine di Parma – ha sottolineato con entusiasmo l’Assessora alla Partecipazione Nicoletta Paci -. La creazione di aree che siano di sostegno al benessere e affidate alla cura di coloro che vivono Parma e il suo territorio è stata una delle proposte, delle azioni che hanno accompagnato l’Amministrazione negli ultimi anni nell’ottica di sviluppare coesione, senso di appartenenza e di responsabilità verso la città e i suoi spazi. Aree, beni comuni che, in particolare, sono state individuate negli spazi verdi di Parma nel segno della sostenibilità e della tutela dell’ambiente. Questi alberi sono stati donati, saranno curati per limitare gli impatti nocivi dell’inquinamento, ma sono anche una promessa di futuro e di armonia: rappresentano, tutti insieme con questo bosco appena nato, un luogo creato con il gesto antico di una semina, ma che verrà vissuto in maniera nuova, che ci farà sentire più intensamente parte di una comunità che accudisce, che viene accudita e che sogna insieme».

Al taglio del nastro, Maria Paola Chiesi, Presidente del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, ha sottolineato:«La nascita di questo bosco racchiude tutti gli elementi fondamentali della nostra mission. La giornata di oggi ha un significato particolare per tutti. Dopo due anni di chiusura e di contatti limitati, finalmente ci si può incontrare e lo stiamo facendo in questo spazio verde all’aria aperta che diventa così simbolo di ripartenza e di socialità. La presenza di famiglie con bambini e la partecipazione dei cittadini fanno sì che questa inaugurazione sia una vera e propria festa. Le attività proposte hanno l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare sui temi della sostenibilità ambientale. Attraverso la passeggiata tra gli alberi, le letture dedicate ai bambini e la donazione di semi da piantare a casa vogliamo dare centralità alla cura quotidiana dell’ambiente, di noi stessi, degli altri, del territorio che ci ospita. Tutti presupposti fondamentali per la costruzione di città più sane ed inclusive. Abbiamo organizzato una giornata che rappresenta pienamente lo spirito di KilometroVerdeParma. Parma Mia rappresenta un ottimo esempio di valorizzazione delle aree urbane: gli abitanti del quartiere potranno godere dei numerosi benefici che questo Bosco donerà alla città. Mi riferisco a una migliore qualità dell’aria, alla mitigazione delle temperature estive, al rifugio di diverse specie animali, a colori e profumi soprattutto nel periodo primaverile, al benessere fisico e mentale».

Anche Michele Alinovi, Assessore Politiche di Pianificazione e Sviluppo del Territorio e delle Opere Pubbliche, ha accompagnato con soddisfazione l’inaugurazione della foresta urbana del Quartiere Parma Mia. «Con questo intervento arriviamo a 5.000 nuovi alberi messi a dimora a Parma dal 2020 ad oggi. Questa importante diffusione di boschi nel perimetro cittadino, promossa con il modello vincente di partnership pubblico-privata che l’Amministrazione ha fatto proprio, va ad incidere sulle condizioni ambientali in termini di assorbimento di inquinanti, mitigazione dell’isola di calore, ma anche sulla bellezza della dimensione paesaggistica dei nostri quartieri e sulla promozione del benessere della nostra comunità. La nuova forestazione di Parma Mia, dove si alternano fasce boscate a fasce organizzate in vialetti e aree sosta, accompagna già ora la vita delle famiglie residenti, ma crescerà come luogo di condivisione e socializzazione. Alla piacevolezza di questo bosco bisogna aggiungere un numero che non si vede, ma è molto significativo: i 5.000 nuovi alberi di Parma, elementi di boschi urbani frutto di diversi ambiziosi progetti che hanno visto l’alleanza tra Comune e importanti realtà imprenditoriali, assorbono dall’aria di Parma 100 tonnellate di CO2/anno e 20 tonnellate di PM10/anno. Questo meraviglioso nuovo spazio verde che inauguriamo oggi realizza, dunque, un patrimonio ambientale per la collettività, uno straordinario luogo di bellezza e futuro per Parma».

 

I concetti di collaborazione e partecipazione sono centrali anche per Iuri Pessina, Coordinatore del Consiglio dei Cittadini Volontari Molinetto: «Siamo molto contenti di questa iniziativa che ha coinvolto il quartiere di Parma Mia perché porterà importanti benefici dal punto di vista ambientale e sociale. I cittadini sono stati i veri protagonisti e i residenti del Quartiere Molinetto sono stati parte integrante del progetto, coinvolti nella creazione di un polmone verde in grado di ripristinare l’equilibrio tra uomo e natura per una migliore vivibilità».

Durante la festa inaugurale del Bosco Urbano Parma Mia, i cittadini hanno potuto trovare gli alberi con i propri nomi passeggiando tra querce (cerro, farnia, roverella, leccio), frassini (maggiore, orniello, angustifolia), sorbi (domestico, uccellatori, montano, ciavardello), tigli, tassi e diverse piante da frutto (melo, nespolo, ciliegio, corniolo, gelso), alberi forniti da vivai di Imola e Forlì gestiti dalla Regione Emilia-Romagna.

A fare da guida, lungo la passeggiata, è stato Antonio Mortali, Direttore Tecnico del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma. Gli ospiti più piccoli hanno ascoltato le storie de i “Racconti in valigia: il Bosco e i suoi abitanti”, e hanno assistito alla creazione del primo Bug Hotel del progetto KilometroVerdeParma.

Importante momento dell’inaugurazione è stata la messa a dimora di un albero di ulivo a cui sono stati legati piccoli nastri colorati a sostegno della pace nel mondo, valore universale da ricordare in questo momento di conflitti internazionali.

Il nuovo Bosco Urbano Parma Mia – che sorge nell’area compresa tra la tangenziale di Parma a sud, e costeggia il parcheggio di via Martiri delle Foibe a ovest, il parcheggio della strada trasversale a via 27 Gennaio a est e diverse strade e palazzine interne al quartiere a nord – porterà numerosi benefici al quartiere e alla città. A partire dallo stoccaggio di anidride carbonica. Ipotizzando un’età del bosco pari a cinquant’anni (dopo questa soglia il sequestro di CO2 inizia a decrescere) e considerando che le piante messe a dimora sono più di 1.000, appartenenti a specie diverse, si può stimare che, in media, ogni albero sequestrerà 20 kg/anno di C02: il bosco urbano in zona Parma Mia, quindi, in 50 anni, eliminerà il corrispettivo di 1.000 tonnellate di C02.

L’Architettura dei Capannoni

Il Dipartimento di Ingegneria e Architettura, Area delle Rappresentazione, dell’Università di Parma  in collaborazione con l’Ordine Architetti PPC di Parma organizza per il giorno 29 marzo dalle ore 17.00 alle 19.00 un incontro  sulla vicenda inerente la realizzazione dei Capannoni realizzati a Parma nei primi anni ’30 del novecento. La conferenza dal titolo “L’Architettura dei Capannoni” è realizzata in concomitanza della mostra “I capannoni a Parma – Storie di città e di persone “, realizzata con Centro Studi Movimenti ed il contributo di Comune di Parma, Mibact e Regione Emilia-Romagna.

Nell’incontro si analizzeranno le vicende architettoniche ed urbanistiche che hanno condotto la città di Parma tra fine ottocento e l’inizio del XX secolo ad arrivare alla realizzazione prima dei Piani di Risanamento in epoca fascista, poi alla realizzazione dei Capannoni, fino alla loro sostituzione ed al condizionamento degli stessi sulla città contemporanea.

L’origine dei Capannoni è infatti intimamente legata a un momento specifico della storia di Parma: allo sventramento del “riottoso” Oltretorrente (“colpevole” delle Barricate del 1922) da parte del regime fascista e al conseguente spostamento di molte famiglie in caseggiati ultrapopolari dalla forma a capanna (di qui il nome) in zone periferiche (a sud Via Navetta, a ovest il Cornocchio, a nord Via Verona, Via Venezia, Via Toscana, il Paullo, ad est il Castelletto; tutte aree di bassissimo valore economico).

Tanti alloggi affiancati, sormontati da un unico tetto a due falde (a capanna appunto): moduli abitativi per 4-6 persone di dimensioni molto ridotte (4,5 m x 5 m), dotati solo di una stufa e inizialmente senza acqua corrente (4 lavatoi e quattro latrine erano poste all’esterno, alla fine dell’edificio, a servizio di oltre 20/22 alloggi).

I relatori dell’incontro saranno i componenti del gruppo di docenti che hanno condotto la ricerca, affrontata attraverso l’analisi e l’elaborazione di un amplissimo apparato storico-iconografico: Paolo Giandebiaggi, Chiara Vernizzi, Andrea Zerbi, Maria Evelina Melley,  Andrea Maiocchi, Sandra Mikolajewska, Alessandra Gravante, e l’arch. Virginia Villani.

Le relazioni affronteranno il tema dei Capannoni di Parma come una lezione urbanistica da non dimenticare.

È indubbio, infatti, che molti degli insediamenti popolari del dopoguerra siano stati collocati nei siti in cui furono costruiti precedentemente i Capannoni o nelle loro immediate vicinanze, e la rappresentazione grafica delle sovrapposizioni urbanistiche è lì a dimostrarlo.

Le Amministrazioni Comunali succedutesi dopo la Liberazione si faranno carico poi della “vergogna dei Capannoni” anche se, viste le difficoltà economiche del Paese, sarà necessario attendere il 1957-58 per vedere realizzate le prime case popolari che consentiranno la progressiva demolizione dei Capannoni, e la sistemazione delle persone in alloggi dotati finalmente di cucina e di bagno completamente allestito.

L’incontro avverrà nella sala convegni posta a fianco della mostra, aperta fino al 25 Aprile, in cui si trovano un’ampia carrellata di disegni, progetti, piani urbanistici e immagini di architettura, molte delle quali provenienti dall’Archivio Storico Comunale e dall’Archivio di Stato, e la ricostruzione in scala 1:1 di un alloggio arredato, per rendere ancora più realistica l’esperienza espositiva.

Per architetti:

Iscrizioni su Im@teria

CFP: 2

 

Nel rispetto della normativa anticovid si ricorda che per la partecipazione all’evento è richiesto il green pass e l’utilizzo della mascherina

Passaggio al nuovo gestionale Crediti Formativi professionali

Cara collega, caro collega,

il Consiglio Nazionale sta realizzando un nuovo applicativo software per la gestione, conservazione e consultazione dei Crediti Formativi Professionali degli iscritti agli Ordini. Lo scopo di questo passaggio è dare piena compatibilità e integrazione con gli altri servizi offerti.

Chiediamo quindi a ognuno di voi di salvare dal portale Im@teria l’elenco dei corsi svolti e di aggiornarlo ogni volta che partecipate a un nuovo evento formativo o caricate un’istanza in autocertificazione, seguendo questi semplici passi: 

  1. Accedere alla piattaforma Im@teria: https://imateria.awn.it/custom/imateria/
  2. Entrare nell’area Formazione
  3. Cliccare su “Stampa situazione formativa” (è richiesta la stampa del periodo 2020-2022 in corso e facoltativa quella deitrienni precedenti)

Ci scusiamo per il disagio momentaneo, ma è unicamente per assicurarci che il passaggio verso la nuova piattaforma avvenga senza perdita di dati per i singoli.

Per qualsiasi necessità non esitate a contattare la segreteria al nr. 0521 287244 o via mail all’indirizzo formazione@archiparma.it

A breve seguiranno aggiornamenti.

Cordiali saluti

Daniele Pezzali, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC Parma

Scadenza triennio formativo 2020-2022

Caro/a collega,

​Ti ricordiamo che il 31 dicembre 2022 scadrà il triennio formativo 2020-2022. Salvo future comunicazioni da parte del Consiglio Nazionale, non è al momento previsto il semestre di ravvedimento operoso.

Come saprai l’obbligo dell’aggiornamento e sviluppo professionale continuo, introdotto dal D.P.R. n. 137/2012, è sancito dal Regolamento e dal Codice Deontologico (art. 9).

L’inosservanza dell’obbligo formativo costituisce illecito disciplinare ai sensi dell’art. 7.1 del D.P.R. 137/2012  e comporta sanzioni come previsto dall’art.9 e art. 41 del Codice Deontologico.

Ogni iscritto è tenuto nel triennio ad acquisire un minimo di 60 CFP di cui 12 di deontologia. 

Ti rinnoviamo pertanto l’invito ad accedere dalla tua area personale sul portale Im@teria, dove potrai:

  • ​consultare il tuo stato di adempimento e le eventuali carenze;
  • ​​verificare l’esattezza delle attività svolte;
  • ​​integrare nuove attività tramite autocertificazione;
  • ​​richiedere eventuali esoneri nel caso tu ne fossi in possesso dei requisiti;
  • ​​scegliere un’offerta formativa adeguata alle tue esigenze (al riguardo puoi consultare anche il sito dell’Ordine)

Per sapere quali attività possono essere autocertificate o in quali casi puoi chiedere l’esonero ti invitiamo a consultare le Linee Guida che trovi pubblicate sul nostro sito a questo link: https://www.ordinearchitettiparma.it/wp-content/uploads/2020/02/Linee-Guida-2020.pdf​

In caso di difficoltà ad entrare in iM@teria o ad interpretare l’assegnazione dei tuoi CFP puoi rivolgerti all’Ordine inviando una mail a formazione@archiparma.it

Il Presidente dell’Ordine Architetti PPC di Parma

Arch. DANIELE PEZZALI

CNAPPC: Competenze professionali degli architetti in merito alla progettazione delle opere di urbanizzazione primaria

In seguito alle segnalazioni di numerose amministrazioni pubbliche che stanno ricevendo comunicazioni da Ordini/Federazioni degli Ingegneri con cui, in merito alla progettazione e direzione lavori delle opere di urbanizzazione primaria, continuano impropriamente a segnalare la sentenza del Tar Lazio 170/2020 (che in realtà è stata emessa dal Tar Latina) e la controversia insorta in tale ambito con il Comune di Supino, sostenendo che sussista in via esclusiva la competenza degli Ingegneri, il CNAPPC chiarisce nuovamente la questione con Circolare 23/2022 , richiamando precedente Circolare 7/2021.

E.R.: avviso pubblico per la formazione di elenco regionale per collegio consultivo tecnico

La Regione Emilia-Romagna rende noto che intende formare un Elenco di soggetti idonei ad essere nominati da parte della Regione stessa nel collegio consultivo tecnico (di seguito “CCT”) da costituirsi per l’esecuzione dei contratti avente ad oggetto lavori diretti alla realizzazione di opere pubbliche di importo pari o superiore alle soglie di cui all’art. 35 del d.lgs. n. 50 del 2016 nell’area del Tecnopolo di Bologna, ai fini dello svolgimento dei compiti e delle funzioni di cui agli articoli 5 e 6, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 convertito, con modificazioni, in L. 11 settembre 2020, n. 120.

L’Elenco di cui al punto può  essere altresì  utilizzato dall’amministrazione regionale per le opere in cui la Regione sia Stazione appaltante, per la nomina del/i proprio/i componenti nel collegio consultivo tecnico.

Il collegio consultivo tecnico formato, a scelta della Regione Emilia-Romagna, da tre componenti, o da cinque componenti in caso di motivata complessità  dell’opera e di eterogeneità  delle professionalità  richieste.

I componenti del collegio consultivo tecnico devono essere dotati di esperienza e qualificazione professionale adeguata alla tipologia dell’opera, e sono scelti tra ingegneri, architetti, giuristi ed economisti, con comprovata esperienza nel settore degli appalti o delle concessioni o degli investimenti pubblici, anche in relazione allo specifico oggetto del contratto e alla specifica conoscenza di metodi e strumenti elettronici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture (BIM), maturata per effetto del conseguimento di un dottorato di ricerca, oppure che siano in grado di dimostrare un’esperienza pratica e professionale di almeno dieci anni nel settore di riferimento.

Si trasmette avviso pubblico, completo di modello di candidatura.

COMUNICAZIONI DALL'ORDINE

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