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Feng Shui o l’atto di metterci in discussione

Feng Shui. La mia prima reazione alla parola è stata di scostarmi un pochino di lato per non mischiare la disciplina con la fattucchieria… Poi ho conosciuto Marzia Mazzi, architetto, con grande esperienza in progetti di edilizia legata alla salute, ospedali e cliniche, e proprio in conseguenza di questo interessata a tutto ciò che dall’ambiente può generare stati di benessere o di malessere per l’uomo. Quindi il diploma in Naturopatia, il master in Kinesiologia applicata e infine il Feng Shui.

Marzia Mazzi colpisce già nel suo approccio. Prima ancora di affrontare questioni tecniche ti spiazza parlando della necessità di acquisire un legame con la persona da cui si è chiamati a progettare, una casa, un ambiente di lavoro o altro. Chi di noi ha sentito mai parlare in questi termini all’Università? Io no! Ed è stato lì che mi sono avvicinata un pochino…

Certo. Io cerco di capire il committente, cerco la bellezza… Ogni architetto naturalmente pensa a come si muoverà il cliente nella casa, a rendergli la vita più facile, ma ci mettiamo mai veramente nei suoi panni? Ci chiediamo davvero se questo ambiente gli fornirà la tranquillità necessaria per affrontare la sua giornata e la sua vita? Il Feng Shui in estrema sintesi studia come mettere a proprio agio le persone negli ambienti costruiti. Analizza la qualità dell’interazione fra spazio e persona, con l’obiettivo di creare un contesto ambientale il più possibile coerente alle persone che lo utilizzeranno.

Ma Marzia non parla di Feng Shui, lo tira fuori raramente. E’ ben cosciente dello scetticismo con cui si cita. Lei parla di progettare un luogo e delle sensazioni della persona che ci abiterà.  Quando un commettente dice che vuole installare inferriate, sistemi d’allarme e altre barriere, riflettiamo veramente sul senso di sicurezza che sta chiedendo e che sta sotto a queste facili soluzioni?

Ci rendiamo davvero conto che la persona che vive negli spazi progettati può avere dei malesseri che vanno oltre il tangibile e che chiedono di essere analizzati in un atto di ascolto costante, in quel legame di cui parlavo all’inizio?

Sono curiosa di ascoltare Marzia Mazzi e di mettermi in discussione.

Monica Pisanu

pisanu.formazione@gmail.com

Sulla buona strada

Oggi sono passata con l’auto per un cantiere. Era una deviazione complicata, ho dovuto cambiare strada un paio di volte, ma un avviso mi rincuorava: un cartello che recitava ‘stiamo lavorando per voi’. Ho pensato che da quando seguo i rapporti con gli uffici tecnici delle Pubbliche Amministrazioni e le evoluzioni della nostra normativa per conto dell’Ordine mi vorrei appendere quel cartello al collo e ben visibile!

Da quasi due anni ormai allungo lo sguardo oltre il mio campo di lavoro e mi sento sempre più consapevole delle difficoltà che abbiamo noi architetti nella professione, nel districarci con nuove leggi, con nuovi uffici tecnici, con nuove metodologie di lavoro, con nuove forme di comunicazione e piattaforme digitali che si moltiplicano. Tutto ciò viene fatto, ci dicono, per la ‘semplificazione’, per un futuro senza carta dove tutto sarà più snello e veloce. Peccato che il passaggio sia lento e abbastanza ostico.

Cosa abbiamo fatto fino ad oggi all’Ordine per cercare di aiutare a ‘semplificare’? La cosa più utile che stiamo portando avanti sono i tavoli di lavoro con gli altri rappresentanti degli Ordini e Collegi, dove ci confrontiamo su problematiche comuni e, convinti che l’unione fa la forza, andiamo a parlare con le Amministrazione Comunali, in particolare con quella di Parma. Sicuramente è un dialogo sempre aperto e, forse, mai conclusivo, ma è proprio mantenendo il contatto costante con il fronte pubblico che si riesce a capire quali sono i punti critici sui quali lavorare e così a migliorare. 

A breve nascerà la prima Rete delle Professioni Tecniche della provincia di Parma, in collegamento con quella già attiva sul territorio nazionale. Insieme stiamo organizzando corsi formativi sulle nuove normative e sull’utilizzo delle piattaforme e stiamo analizzando il RUE di Parma per condividerne proposte di miglioramento con gli uffici di urbanistica della nostra città. 

Cartesio diceva: “Due cose contribuiscono ad avanzare: andare più rapidamente degli altri o andare per la buona strada.”  Oggi sono consapevole di un lungo cammino, ma su una buona strada!

Maria Paola Bezza

info.bezza@studiobfg.net

Semplificazione, davvero?

Rileggo in questi giorni alcuni dati tratti dall’Agenda per la Semplificazione 2018-2020 e che mi portano ad alcune riflessioni.

L’Agenda mette in risalto, attraverso il Doing Business della Banca Mondiale – indice che misura le economie dei vari paesi in base alla “facilità di fare impresa”-, la situazione del paese Italia.

Nell’analisi svolta su 190 paesi, l’Italia è collocata nella graduatoria generale al 46° posto, preceduta da Kazakihstan, Slovenia, Bielorussia, Slovacchia, Kosovo, Ruanda, Montenegro, Serbia, Moldova e Romania.

Nel settore edilizia, dove questa capacità viene misurata attraverso l’efficienza dei processi burocratici relativi alle autorizzazioni per costruire, la situazione peggiora ulteriormente e l’Italia precipita al 96° posto, dopo Bahamas, Messico, Panama, Armenia, Ungheria, Slovacchia, Figi, Iraq, Sud Africa e Tunisia.

Da quanto emerso le ragioni sono da rintracciare in tempi lunghi e costi burocratici per il rilascio dei titoli abilitativi, numero eccessivo di amministrazioni a cui rivolgersi e incertezza sugli adempimenti.

Specificando che per costi burocratici si intendono i tempi e costi impiegati per raccogliere la documentazione, presentare domande, relazioni ecc., l’Agenda cita testualmente:

Il dipartimento della Funzione Pubblica ha stimato i costi burocratici in edilizia pari a 4,4 miliardi di euro all’anno e un tempo medio di rilascio del permesso di costruire di 175 giorni.”

Le azioni che l’Agenda aveva individuato per migliorare la situazione sono state in gran parte affrontate:

  • Modelli unici semplificati e istruzioni standardizzate
  • Operatività dello sportello unico per l’edilizia, per ridurre i tempi e gli adempimenti
  • Semplificazione dell’autorizzazione paesaggistica, per gli interventi di lieve entità
  • Verifica delle misure già adottate in edilizia e semplificazione delle procedure preliminari
  • Pianificazione procedure edilizie on line.

Ad oggi, quando è in corso un tavolo di lavoro a livello governativo sulla semplificazione (al quale partecipa il CNAPPC affiancato dal G.O. di cui fa parte il nostro Ordine, che sta elaborando proposte per la riscrittura del TUC di cui al DPR 380/01 e modifiche al DM 1444/68), quali sono i risultati?

Purtroppo solo il riscontro di preoccupanti fasi di inadeguatezza gestionale, da parte degli uffici delle amministrazioni pubbliche. Ancor più in E-R che paradossalmente è tra le regioni che hanno dato avvio da tempo all’innovazione auspicata.

Mancano risorse e volontà politica per riassegnare a questi uffici capacità organizzativa e competenze adeguate. Ma, ahimè, la politica già da tempo ritiene che l’attività edilizia non sia più un settore che porta consenso sociale.

Daniele Pezzali

danielepezzali@gaau.it

CSAC: Nuove figure in un interno

Sabato 13 aprile 2019 alle ore 10.00, nella Sala delle Colonne dell’Abbazia di Valserena, sede dello CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, apre la mostra Nuove figure in un interno a cura di Paolo Barbaro, Cristina Casero Claudia Cavatorta, nell’ambito dell’edizione 2019 di Fotografia Europea dal titolo Legami. Intimità, relazioni, nuovi mondi.

La mostra, interamente costruita con opere provenienti dagli archivi dello CSAC di autori quali Gianni Berengo Gardin, Carla Cerati, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Luciano D’Alessandro, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Marzia Malli, Paola Mattioli, Giovanna Nuvoletti, ruota attorno alla trasformazione – che avviene nel corso degli anni Settanta – del racconto della dimensione intima degli individui, la cui identità sociale risulta profondamente modificata dai mutamenti di visione che le ‘rivoluzioni’ del decennio precedente hanno portato con sé.Si impongono, dunque, anche in ambiti fotografici non espressamente caratterizzati da intenzionalità di denuncia, gli esiti del reportage militante e l’interesse per particolari temi: la liberazione sessuale, le lotte di genere, il rovesciamento degli schemi tradizionali del modo di intendere la famiglia e le relazioni, la messa in discussione delle gerarchie sociali e il conseguente emergere, con ruoli di protagonisti, di nuovi gruppi sociali.  Sono tematiche che incidono in modo evidente sulla produzione fotografica ed editoriale, cioè in spazi all’interno dei quali gli elementi tradizionali (interni domestici, momenti di vita quotidiana, oggetti di uso comune, quadri di vita familiare e di comunità ristrette) si combinano in composizioni rette da un linguaggio profondamente trasformato, anche in virtù di riflessioni che in quel periodo erano parallelamente condotte in ambito artistico e fotografico.

Attraverso il lavoro di numerosi autori si approfondiranno dunque alcuni capitoli di quella particolare stagione, nella quale l’identità personale e collettiva, anche relativamente alla dimensione intima ed affettiva, viene ridisegnata alla luce di nuove consapevolezze, raggiunte anche grazie alle indagini di artisti e fotografi.

Sabato 13 aprile, giornata di apertura della mostra, è previsto l’ingresso gratuito fino alle ore 13. 

[immagine: Luigi Ghirri, Identikit, 1976-78, C Print, mm215x299]

Corso di alta formazione: Architettura di Rigenerazione

YACAcademy propone un corso di alta formazione che si terrà dal 03.06.2019 / 24.07.2019, presso la sede Via Borgonuovo, 5 Bologna, dal titolo Architettura di Rigenerazione, dialogare col passato per progettare il contemporaneo.

Da sempre i progettisti sono chiamati a dare nuovo significato ad architetture ereditate da epoche passate, a manufatti storici – spesso monumentali – non più rispondenti ad usi ed esigenze allineati alle necessità della società contemporanea. Eppure le architetture antiche raccontano la nostra storia, pertanto meritano di essere rigenerate attraverso interventi che non rinuncino ad una cifra contemporanea e riconoscibile dell’azione progettuale.

Per simili ragioni nasce il corso in “Architettura di Rigenerazione”, con l’obiettivo di formare progettisti che siano in grado di comprendere e valorizzare la memoria delle architetture storiche, recuperandola quale elemento di ispirazione per l’accostamento di interventi contemporanei, che rispondano a nuove esigenze ma che traggano preziosità dal rapporto con l’antico. Apprendendo le più avanzate strategie di rilievo e riprogettazione dei manufatti storici, i progettisti saranno in grado di tutelare le meraviglie del passato senza tuttavia rinunciare ad un approccio contemporaneo al progetto, acquisendo competenze e dimestichezza in un segmento di progettazione sempre attuale e caratterizzato da costanti e preziose opportunità di impiego.

Spaziando dall’intervento su siti archeologici ed industriali, con particolare riferimento all’utilizzo culturale e ricettivo delle architetture storiche, i corsisti approfondiranno le tematiche tecniche e compositive da adottarsi in contesti caratterizzati da un’importante preesistenza, secondo un percorso composto da 106 ore di didattica frontale, 32 ore di laboratorio e numerosi interventi di professionisti di chiara fama.

Comune di Lamone: Concorso di progettazione a una fase per la nuova scuola dell’infanzia

Il Comune di Lamone bandisce un concorso di progettazione ad una fase impostato secondo la procedura libera per la progettazione della Nuova scuola di infanzia del Comune. In particolare si chiede la progettazione di:

  • nuove sezioni di Scuola dell’Infanzia (SI) con refezione ipotizzando già lo spazio per l’edificazione di un eventuale futura sezione
  • posteggi a disposizione dei residenti del nucleo.

DATE

Apertura del concorso 15/02/2019

Iscrizione entro 08/03.2019

Consegna elaborati entro 28/06/2019

PROGRAMMA DEL CONCORSO E MODALITA` DI PARTECIPAZIONE

Link

Corso di alta formazione: L’amministrazione del paesaggio e la sua dimensione giuridica.

L’Università degli Studi di Padova promuove un corso di alta formazione dal titolo “L’amministrazione del paesaggio e la sua dimensione giuridica”, che si terrà dal 22 marzo al 28 giugno presso Padova, Palazzo Bo – via VIII Febbraio, 2. Il Corso intende offrire un’opportunità di aggiornamento ed approfondimento delle tematiche giuridiche centrali e delle questioni più attuali e complesse della disciplina di tutela e valorizzazione del paesaggio, per far fronte alle esigenze di formazione giuridica degli operatori (pubblici e privati) del settore.

“Le città sostenibili”: Aldo Rossi e il cimitero di San Cataldo

“La città dei morti e la città dei vivi” è il titolo del convegno che si svolgerà a Modena il prossimo 21 marzo dalle ore 9.30, con l’obiettivo di approfondire i possibili termini di un intervento sul nuovo cimitero di San Cataldo progettato nel 1971 da Aldo Rossi e Gianni Braghieri, diventato una icona dell’architettura contemporanea non solo italiana, oggetto di visite e studi.

Il progetto di Aldo Rossi e Gianni Braghieri per il nuovo cimitero di San Cataldo, vincitore del concorso bandito dall’Amministrazione comunale di Modena nel 1971, costituisce da tempo una delle più significative architetture contemporanee del panorama nazionale e internazionale. Concepito come una sorta di “città dei morti” è composto da diverse forme geometriche “elementari”, con corridoi rettilinei, spazio centrale, terra e pietra, che si collega idealmente alla “città dei vivi “, all’idea della casa, della città, così come era bel concetto degli “antichi”. Ancora incompleto, si trova oggi tra i nodi focali della possibile riorganizzazione dell’area liberata dalla vecchia linea ferroviaria, costituendo un’occasione per un progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana, oltre che di una ulteriore valorizzazione di un patrimonio architettonico mondiale del Novecento. Il convegno intende contestualizzare in termini più generali sia gli aspetti culturali e antropologici contemporanei della morte e del commiato come fatti sociali e collettivi, sia quelli urbanistici relativi all’area, all’intero complesso cimiteriale e alla sua possibile valorizzazione come spazio culturale di riflessione e memoria di cui l’opera di Rossi e Braghieri costituisce il possibile fulcro.

Il convegno organizzato dall’Ufficio ricerche sulla storia urbana sarà aperto dagli interventi di Gianpietro Cavazza, Vicesindaco e Assessore alla Cultura e di Ludovica Carla Ferrari, Assessora Attività produttive, Turismo e promozione della città, Servizi demografici. Seguiranno le comunicazioni di Davide Sisto, Dipartimento di Filosofia Università di Torino, Giovanni Leoni, Ordinario di storia dell’architettura Università di Bologna  e di Laura Ricci, Ordinario di urbanistica Università La Sapienza. Concluderanno l’iniziativa gli interventi di Gianni Braghieri, partner di Aldo Rossi fino al 1986, già preside Facoltà di Architettura di Cesena e del Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.

In occasione del convegno e della riflessione sul tema è stata restaurata e sarà esposta la “Macchina Modenese” realizzata su disegno di Aldo Rossi (1983, disegno su fotocopia colore e pastello, Raccolte del disegno Galleria Civica di Modena) ed esposta alla palazzina dei Giardini. Costruzione di legno dipinto, “architettura trionfale“ assomma alcuni dei principali progetti dell’autore, fra cui l’ossario di Modena, e la torre che ricorre nei disegni e nei progetti di Rossi.

CSE: Corso di formazione valido come aggiornamento CSE, CSP, ASPP e RSPP

CSE Centro Servizi Edili di Parma organizza due corsi di formazione validi come aggiornamento CSE, CSP, ASPP e RSPP.

  • 13 Marzo 2019

La posa della segnaletica stradale per attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare.  Il nuovo Decreto  del Ministero del Lavoro del 22 gennaio 2019 ( in GU il 13/02/2019). 3 CFP in autocertificazione. PROGRAMMA IN ALLEGATO

  • 28 marzo 2019  e 4 aprile 2019

Gestione della sicurezza in un cantiere complesso – Visita al cantiere del Nuovo Centro Direzionale della Chiesi Farmaceutici S.p.A. 8 CFP in autocertificazione. PROGRAMMA IN ALLEGATO

ISCRIZIONE

Sito web del CSE al seguente link:

http://www.cseparma.it/index.php/corsi/corsi-in-partenza




OAPPC: pagamento quota iscrizione annuale 2019 quote ordinarie / agevolate / dipendenti pubblici

Carissimi Colleghi, 

con la presente siamo a comunicarvi che il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Parma, in fase di elaborazione del Bilancio Preventivo per l’anno 2019, approvato successivamente in sede di Assemblea generale, ha deliberato (n. 64-18-2018) di adottare le seguenti quote di iscrizione:

  1. Quota di iscrizione ordinaria: Contributo dovuto € 250,00;
  2. Agevolazione per i giovani iscritti: Destinatari i colleghi che si siano iscritti per la prima volta ad un qualsiasi ordine degli architetti nel corso del 2017, 2018, 2019 e che non abbiano compiuto 35 anni al momento della prima iscrizione: € 200,00
  3. Quota dipendenti pubblici: € 200,00: Destinatari i colleghi dipendenti pubblici contrattualmente assoggettati al regime di totale incompatibilità a svolgere la libera professione con contratto a tempo indeterminato, oppure con contratto a tempo determinato per l’intero anno solare 2019 come da dichiarazione annuale sostitutiva di certificazione da inoltrare alla segreteria entro il 31 marzo 2019 esclusivamente tramite mail pec a:   archparma@pec.aruba.it – (vedi modello allegato). Per motivi contabili, la segreteria si riserva di non accettare le dichiarazioni pervenute oltre il 31.3.2019, con conseguente applicazione della quota ordinaria.

Il pagamento della quota deve avvenire tassativamente a mezzo M.A.V.; la segreteria non è autorizzata alla riscossione delle quote per cassa.

Il Consiglio dell’Ordine ha deciso anche per il 2019 di confermare le modalità e le tempistiche già adottate nel 2018, per le motivazioni riportate in calce.

Inoltre:

  • il pagamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione tramite M.A.V. entro e non oltre il 30.04.2019;
  • nel caso in cui il pagamento non venga effettuato entro il temine indicato, il Consiglio provvederà ad inviare formale sollecito;
  • qualora la situazione di irregolarità contributiva permanesse, il Consiglio dell’Ordine si vedrà costretto tempestivamente ad attivare la procedura obbligatoria prevista dal R.D. 2537 del 23.10.1925 art.50 e sancito dal regolamento per la riscossione dei contributi emanato dal CNA con circolare n. 129 prot. 0003856 del 30/11/2016, in vigore dal 1 gennaio 2017.

Si ricorda infatti che la quota annuale dovuta all’Ordine, oltre a rendere possibile il funzionamento amministrativo, di tutela, di consulenza ed offerta formativa nei confronti degli iscritti, si compone anche di due parti che l’Ordine stesso è tenuto obbligatoriamente a versare, secondo precise scadenze per legge e sotto la sua responsabilità, al Consiglio Nazionale degli Architetti PPC ed alla Federazione Ordini ArchitettiPPC Emilia-Romagna.

Il rifiuto del contributo di cui all’art.37 ed, eventualmente, all’art.18, dà luogo a giudizio disciplinare. I contributi previsti a favore dei Consigli degli Ordini debbono essere versati nel termine stabilito dai Consigli medesimi. Coloro che non adempiono al versamento possono essere sospesi dall’esercizio della professione, osservate le forme del procedimento disciplinare (art.43 e segg.). La sospensione così inflitta non è soggetta a limiti di tempo ed è revocata con provvedimento del Presidente del Consiglio, quando l’iscritto dimostri di avere pagato le somme dovute. Si rimanda anche al vigente Codice Deontologico (art.4 c.6) per ulteriori approfondimenti.

QUOTE 2019 – MODALITA’ E SCADENZE:

  • Il versamento al 30 aprile della quota annuale si è reso opportuno per meglio ottemperare alle scadenze previste dal nuovo regolamento sulla riscossione delle quote emanato dal CNA nel 2016 e in vigore dal 2017;
  • Il recapito dei M.A.V. per il pagamento della quota annuale verrà effettuato esclusivamente tramite posta elettronica certificata PEC, al fine di ridurre i costi di gestione ed evitare i frequenti mancati recapiti agli indirizzi fisici già verificatisi negli anni passati. Qualora ci fossero problemi a reperire il M.A.V., si prega di contattare la segreteria per richiedere copia dello stesso o, in alternativa, gli estremi bancari per effettuare il bonifico. L’eventuale bonifico dovrà essere effettuato sempre entro le scadenze indicate e copia dello stesso dovrà essere inoltrato tramite mail pec a archparma@pec.aruba.it.

          Il Tesoriere

Arch. Emmanuele Ollari  

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