Blog Pagina 172

Incontro: La frana di Corniglio tra testimonianza e scienza

DCF 1.0

Sabato 6 Aprile dalle ore 10:00 alle ore 16:00, presso ex Colonia Montana Via Borri 8 – Corniglio (PR), si terrà l’incontro “La frana di Corniglio tra testimonianza e scienza – Valorizzazione di un geosito per la fruizione didattica e turistica del territorio”.

ALLEGATO:

Programma dell’incontro

Corso di aggiornamento coordinatore sicurezza cantieri

Scuola Italiana di Alta Formazione propone a Parna un corso di AGGIORNAMENTO COORDINATORE SICUREZZA CANTIERI di 40 ore (data inizio corso: Lunedì 13 Maggio 2019 ore 9.00), ai sensi D.Lgs. 81 del 9.04.08 e D. Lgs. 106/2009, IN ATTUAZIONE DEL NUOVO ACCORDO STATO REGIONI, LUGLIO 2016 – Punto 10.

Il corso si terrà a Parma, presso HOTEL ASTORIA ‐ Via Trento, 9

A completamento di ogni percorso formativo si rilasciano crediti formativi differenziati a seconda dell’Ordine Prof.le di appartenenza, ai sensi art.7 del D.P.R. n. 137 del 7 agosto 2012.

ALLEGATO

Programma del corso

Premio Europeo di Architettura Sacra 2019

La Fondazione Frate Sole, allo scopo di promuovere sin dal periodo formativo universitario l’interesse e la ricerca nel campo dell’architettura di culto con il desiderio di promuovere e valorizzare i contributi di giovani laureati, istituisce con cadenza biennale il Premio Europeo di Architettura Sacra

Giunto all’VIII edizione, il Premio è finalizzato ad apprezzare le qualità e le peculiarità che fanno dello spazio sacro un luogo di esaltazione spirituale, rispondente all’acquisita concezione comunitaria dell’azione liturgica. Si tratta di un riconoscimento, per oggetto e finalità, unico al mondo che ha già premiato giovani progettisti di ogni provenienza. 

Gli elaborati progettuali, oggetto di tesi di laurea magistrale, dottorato o master, dovranno far comprendere la genesi dell’opera nella sua valenza creativa, l’espressione architettonica e le soluzioni adottate in relazione alla fruizione liturgica e dovranno essere presentati, insieme ai documenti richiesti nel bando, via mail, entro e non oltre venerdì 17 maggio 2019

Possono partecipare i laureati che hanno sostenuto l’esame di laurea magistrale, singolarmente o in gruppo, dopo l’1 aprile 2016 e non oltre il 15 aprile 2019 presso le Facoltà di Architettura europee e presso le Facoltà di Architettura e Ingegneria Edile italiane. 

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Frate Sole mette a disposizione 6.000,00 euro che, su proposta della Commissione Giudicatrice, potranno essere assegnati ad un solo o più progetti o divisi se verranno indicati più vincitori nel corso della cerimonia di premiazione che avverrà a Pavia il 3 ottobre 2019. 

Nella Commissione giudicatrice il Presidente della Fondazione Frate Sole Arch. Luigi Leoni, Prof. Arch. Francesco Dal Co, Prof. Arch. Giorgio Della Longa, Prof. Arch. Esteban Fernandez Cobian, Arch. Caterina Parrello, Don Valerio Pennasso e Prof. Walter Zahner. 

Nell’ultima edizione, sono stati individuati vincitori ex aequo, la polacca Irmina Niewczas (Hermitage. Prayer Enclave in Suchedniów), Stefano Campanini (Una nuova chiesa ortodossa per il quartiere Yzmaylovo a Mosca), Lucilla Di Paolo (Centro Parrocchiale San Vito di Taranto) e il gruppo composto da Giulia Drago, Federica Ingegno, Roberta Laera, Valentina Lazzaro, Simona L’Erario (Il castello di Rothenfels e la forma dell’edificio sacro). 

Al seguente link, il bando di Concorso: https://fondazionefratesole.org/wp-content/uploads/2018/09/IT-PREMIO-EUROPEO-DI-ARCHITETTURA-SACRA-2019.pdf

Al seguente link, la domanda di partecipazione all’VIII edizione: https://fondazionefratesole.org/wp-content/uploads/2019/01/ITA-domanda-di-partecipazione-2019.pdf

ALLEGATI

Erasmus per giovani professionisti

Fondazione Inarcassa organizza un’incontro in streaming che si terrà il giorno 16 aprile 2019, dalle ore 9:30, dal titolo “Erasmus per professionisti, architetti ed ingegneri”, e che tratterà delle modalità di fruizione, attraverso il progetto europeo Erasmus, dei fondi europei dedicati alla mobilità dei giovani professionisti.

I fondi sono dedicati sia ai giovani professionisti che intendono fare un’esperienza all’estero (p.IVA da meno di 4 anni), che a studi più strutturati che intendano ospitare professionisti stranieri (p.IVA da più di 3 anni).

ALLEGATO

Programma dell’evento

CNAPPC: Università – Entra nel vivo il Progetto Spazio Orientamento per l’Architettura

Roma, 1 aprile 2019. Entra nel vivo il progetto Spazio Orientamento per l’Architettura del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che ha l’obiettivo di valorizzare la professione di architetto, di potenziare l’incontro tra domanda e offerta di competenze, favorendo il successo formativo e l’accesso al mondo del lavoro. Tutto ciò rivedendo i percorsi formativi universitari in modo essi siano realmente aderenti alla realtà professionale – che viene richiesta da un mercato sempre più segnato dai continui cambiamenti – ed ai compiti che gli architetti potranno svolgere nel prossimo futuro anche in una dimensione internazionale. 

“La complessità dei temi connessi alla rigenerazione delle città e dei territori – sottolinea Paolo Malara, Coordinatore del Dipartimento Università, Tirocini, Esami di Stato – richiede non solo competenze tecnologiche sempre più sofisticate, ma nuove capacità di dare risposte creative per il benessere collettivo, rinnovando i valori legati alla qualità degli spazi ed, in generale, alla “bellezza”. A questo deve necessariamente accompagnarsi il riconoscimento da parte delle politiche pubbliche del valore dell’architettura e del ruolo indispensabile dell’architetto, che è un ruolo tecnico sì, ma anche un ruolo rilevante dal punto di vista sociale. Né va dimenticato il valore strategico del sistema italiano dell’architettura: esso è, infatti, una risorsa per il Paese e può essere altamente competitivo e attrattivo sul piano internazionale, un asset importante, dunque, del “made in Italy”. 

In questo scenario il Consiglio Nazionale degli Architetti si è posto l’obiettivo prioritario di definire un nuovo modello di relazione tra formazione universitaria, ricerca professione e formazione continua attivando nuove modalità di collaborazione con il MIUR, le Università ed il sistema rappresentato dai 105 Ordini professionali. L’accesso all’Università, il Tirocinio e l’Esame di Stato vanno sicuramente rivisti ed adeguati in funzioni dei nuovi compiti e delle nuove responsabilità che avranno gli architetti. 

Tra le priorità vi è, ad esempio, quella di promuovere e diffondere proprio il tirocinio professionale, attualmente non obbligatorio, prevedendo prove di Esame di Stato semplificate per i laureati che vorranno avviare la propria attività professionale dopo un periodo di pratica, mentre gli Ordini territoriali avranno il compito, tra l’altro, di rilasciare il certificato di tirocinio professionale. 

Per quanto riguarda l’accesso all’Università le proposte degli architetti italiani prevedono di: rafforzare le attività di orientamento negli anni precedenti al diploma di maturità anche con progetti speciali (scuola-lavoro, etc.); rivalutare il nesso tra orientamento e prova di ammissione, studiando meccanismi di anticipazione della prova; valutare contestualmente il percorso formativo pre-universitario, gli esiti del test di ingresso, insieme a un colloquio motivazionale per migliorare il livello della selezione; anticipare il processo di ammissione, fissando la prova sia per i candidati nazionali che internazionali nei mesi invernali. 

Nell’ambito del Progetto “Spazio Orientamento per l’Architettura” è stato realizzata il documento “Azioni strategiche per l’architettura” http://www.awn.it/component/attachments/download/2152 che propone un nuovo modello di relazione tra formazione universitaria, ricerca, professione e formazione continua. Il documento fornisce una analisi di contesto delle scuole di Architettura pubbliche e dei corsi di studi in Ingegneria/Architettura; contiene schede operative su Alternanza Scuola Lavoro, Comitati di Indirizzo, Esami di Stato, Tirocinio oltre ai riferimenti normativi ed ai modelli di riferimento. 

ALLEGATO

Comunicato stampa CNAPPC

CNAPPC – Presentazione della campagna informativa per il Mircrohousing

Mercoledì 3 aprile 2019 alle ore 12,00 presso la Sala Sirica del Consiglio Nazionale degli Architetti,P.P.C., verrà presentata la campagna informativa sulla misura di Microhousing come iniziativa congiunta del Consiglio Nazionale degli Architetti,P.P.C. e dell’Ente Nazionale per il Microcredito.

La misura di Microcredito per l’Housing destina 220 milioni di Euro in forma indiretta agli architetti. Questo punto di arrivo fa seguito ad una serie di iniziative che coinvolgono il professionista a partire dal percorso di formazione, avviato insieme agli Ordini provinciali.

I progettisti che hanno deciso – o decideranno – di arricchire il proprio curriculum, seguendo il percorso di formazione specifico per la misura, potranno diventare i referenti di chi si appresta a intraprendere una attività imprenditoriale nel settore della microricettività.

Chiunque richieda il finanziamento è infatti il beneficiario diretto, che deve avvalersi di un professionista non solo per la redazione dei progetti architettonici, ma anche per la fase di acquisizione dell’idea imprenditoriale.

A partire da mercoledì 3 aprile sarà attivo il link: http://housing.microcredito.gov.it

ALLEGATO

Circolare n. 38_416_19

Lo spazio come uno specchio. Intervista a Marzia Mazzi

Marzia raccontami della tesi su Studio Azzurro. Come ha influenzato il tuo percorso architettonico?

Alla fine degli anni 90’ Studio Azzurro aveva realizzato la prima serie degli “Ambienti Sensibili”, videoambientazioni interattive dove il pubblico giocava un ruolo attivo nell’opera, provocando modificazioni e reazioni sullo spazio attraverso il coinvolgimento dei 5 sensi. Questi studi hanno focalizzato la mia ricerca sulla persona, facendola diventare il protagonista attivo del processo progettuale.

Nel Feng Shui che ruolo ha l’individuo?

E’ appunto il protagonista del progetto. E’ intorno a lui e ai suoi bisogni che si sviluppa lo spazio. Come nel lavoro di Studio Azzurro in cui gli “Ambienti Sensibili” avevano significato solo quando entravano in interazione con il pubblico. 

Grazie agli strumenti e ai livelli di lettura offerti dal Feng Shui ho imparato a decodificare i segnali ambientali, a leggere la struttura dello spazio attraverso gli archetipi e il simbolismo che da sempre accompagnano lo sviluppo del linguaggio architettonico, quella dimensione del progetto capace di gestire il rispecchiamento fra spazio e persona.

Quali sono i più forti limiti nella progettazione degli ambienti in generale? 

Noi architetti siamo diventati troppo specializzati, “settorializzati”, e abbiamo perso la visione d’insieme: c’è bisogno di riportare l’atto progettuale a una visione interdisciplinare che da sempre gli è appartenuta.

In passato ti sei occupata di ospedali e cliniche. Che cosa hai imparato?

E’ una sfida perché l’aspetto tecnico-funzionale deve essere messo in relazione a quello emotivo-esperienziale dei malati, ma anche di chi li assiste, e troppo spesso si tende a dare più risalto al primo fattore a discapito del secondo. Il processo di guarigione si velocizza quando l’ambiente riesce a far sentire il malato in un contesto sicuro, intimo, familiare. Su questo credo davvero che ci sia ancora tanto da lavorare. 

Come fai a difenderti di fronte al generale scetticismo dei colleghi verso questa materia?

Semplicemente dedicandomi a fare una corretta informazione, e utilizzando un linguaggio e un metodo di lavoro estremamente pragmatici.

Il Feng Shui è una disciplina di origine cinese, un contesto geografico, sociale e culturale molto distante dal nostro. Quando è arrivata in Occidente, sul finire degli anni ’60, ha portato con sé superstizione e tradizioni popolari che hanno generato un clima di chiusura da parte della comunità scientifica. Una reazione molto comprensibile. Superando la superstizione, si può arrivare alla radice dei principi studiando concetti che vanno al di là di qualsiasi appartenenza geografica o sociale e che sono condivisi da tutti gli esseri umani.

Ricordo sempre ai colleghi che anche la tradizione occidentale (come gran parte delle antiche tradizioni in tutto il mondo) aveva gli stessi principi che ritroviamo nel Feng Shui, semplicemente nel tempo si sono persi per motivi storici, eventi sociali, etc. Quindi integrare il Feng Shui al processo progettuale significa riappropriarsi di un patrimonio di concetti per la gestione dello spazio che appartiene anche alla nostra tradizione.

Monica Pisanu

pisanu.formazione@gmail.com

Foto Ambiente sensibile “Il Bosco” Studio Azzurro, Hannover, 2000

OAPPC: Comunicazione fine triennio formativo

A TUTTI GLI ISCRITTI

Gentile collega, in vista del 31/12/2019, scadenza del triennio formativo, crediamo utile fornire alcuni consigli per assolvere l’obbligo nei tempi previsti e non incorrere nelle conseguenti infrazioni disciplinari.

L’obbligo formativo inizia il I° gennaio dell’anno successivo a quello della prima iscrizione all’Albo e decade dal compimento del 70° anno di età per gli iscritti con almeno 20 anni di iscrizione allo stesso.

Tutti gli iscritti all’Albo sono tenuti all’obbligo formativo.

La piattaforma im@ateria, messa a disposizione dal CNAPPC, è lo strumento attraverso il quale puoi controllare la tua situazione formativa ed accedere alle proposte formative di Ordini ed Enti Terzi su tutto il territorio nazionale.

  1. Controllo della posizione su iM@teria

In base a quanto previsto dalle Linee Guida sei tenuto ogni anno ad acquisire un minimo di 20 CFP (4 di deontologia e 16 generici) pertanto la piattaforma segnala con il colore verde l’anno formativo, quando si raggiungono i CFP minimi.

L’obiettivo fondamentale rimane il soddisfacimento del debito triennale pari a 60 CFP (12 di deontologia e 48 “generici”) pertanto ti invitiamo a controllare  la barra finale “Status” per evitare conteggi errati della tua posizione.

  1. Controllo attività frequentate

Verifica dalla tua posizione su iM@teria che tutte le attività a cui hai partecipato ti siano state caricate; se mancassero delle attività dovrai rivolgerti all’Ente (per lo più l’Ordine stesso) che ha organizzato l’evento formativo e ti ha riconosciuto i CFP.

Clicca la voce “ Corsi” per controllare.

  1. Autocertificazioni

3.A CORSI ABILITANTI

Se hai frequentato dei corsi abilitanti (Sicurezza, VVF, RSPP, Acustica, Certificatore Energetico) o seminari di aggiornamento per corsi abilitanti devi inserire i singoli attestati come autocertificazione in base alla Linee Guida punto 5.1. (fino a un massimo di 20 cfp per ogni corso anche se di durata superiore a 20 ore)

3.B MASTER E ATTIVITA’ SIMILI

Se hai frequentato Master universitario di primo e secondo  livello, assegni di ricerca (minimo di 1 anno), dottorato di ricerca e scuole di specializzazione, laurea specialistica conseguita da iscritti junior e seconda laurea purché in materie affini alle aree tematiche di cui al punto 3 delle Linee Guida, ad avvenuto superamento dello stesso devi inserire il diploma o un documento comprovante l’attività e avrai 20 CFP per ogni anno di corso.

3.C ALTRE ATTIVITA’ 

Se hai partecipato ad attività particolari quali mostre di architettura, fiere di settore ed altri eventi assimilabili inerenti le aree tematiche di cui al punto 3 delle Linee Guida, puoi chiedere per ogni attività 1 CFP allegando il biglietto o un documento provante l’ingresso.

Per ogni monografia, articolo e saggio scientifico o di natura tecnico professionale, pubblicazione di progetti derivante da attività professionale e/o concorsuale su riviste a diffusione nazionale/internazionale e pubblicazioni ufficiali degli Ordini Territoriali, puoi chiedere 1 CFP allegando i riferimenti o copia.

Ti ricordiamo che per le attività al punto 3.C i crediti accumulabili complessivamente nel triennio possono essere 15.

N.B. trattandosi di autocertificazioni ogni inserimento e dichiarazione è sotto la propria responsabilità personale. L’Ordine può  eseguire controlli sulle autocertificazioni.

  1. Esoneri

Il Consiglio dell’Ordine, su domanda motivata e documentata dell’interessato, può deliberare di esonerare, anche parzialmente, l’iscritto dallo svolgimento dell’attività formativa nei seguenti casi:

  • Maternità, riducendo l’obbligo formativo di 20 CFP ivi compresi i 4 CFP obbligatori di deontologia
  • Malattia grave, infortunio, che determinino l’interruzione dell’attività professionale per almeno 6 mesi continuativi
  • Altri casi di documentato impedimento derivante da causa di forza maggiore e situazioni di eccezionalità.
  • Non esercizio della professione neanche occasionalmente per tre anni, allegando anche il modulo presente su www.archiparma.it alla voce formazione/introduzione e riferimenti normativi
  • Docenti universitari a tempo pieno è cui è precluso l’esercizio della libera professione (L.382/1980)

Infine un suggerimento

Come posso trovare le attività formative accreditate?

  • Tutte le settimane ricevi una newsletter con gli eventi organizzati direttamente dall’Ordine;
  • Nel sito archiparma.it c’è un calendario con gli eventi organizzati direttamente dall’Ordine e dagli Enti esterni che si svolgono nel territorio provinciale;
  • Nella Piattaforma iM@teria trovi la formazione accreditata e proposta da tutti gli Ordini Italiani e dagli Enti riconosciuti dal Ministero, sia in modalità frontale che in streaming o in e-learning con tutte le info per partecipare.

Il Consiglio dell’Ordine, in questo triennio, considererà corrette le posizioni degli iscritti che al 31/12/2019 avranno completato il percorso di aggiornamento e trasmetterà al Consiglio di Disciplina, decorso l’eventuale periodo dedicato al ravvedimento operoso (sei mesi),  le posizioni di coloro che non avranno raggiunto il totale dei 60 CFP (12 CFP deontologia e 48 CFP ordinari) e/o non avranno recuperato gli eventuali crediti mancanti nel triennio precedente.

All’indirizzo https://www.ordinearchitettiparma.it/imteria/  trovi le istruzioni d’uso della piattaforma im@ateria ove è possibile trovare indicazioni più approfondite.

Cordiali saluti

I consiglieri referenti per la formazione

Arch. Cecilia Merighi

Arch. Monica Pisanu

Nel centro storico oggi

Per conto del nostro Ordine mi sono recato a Fidenza alla presentazione dei lavori che avranno presto inizio sul Palazzo degli Uffici Comunali. È l’imponente edificio che domina la piazza della città, realizzato nel dopoguerra, ma in stile fascista: forse non tutti sanno che la facciata mima in modo significativo quella della Cassa di Risparmio di Bengasi.

Ma – al di là delle emozioni di apprezzamento o disappunto indotte dalla presenza del palazzo nel bel mezzo della città antica  – un fatto è obiettivo: questo è un edificio vincolato ed è una testimonianza del nostro passato.

Nella sala del Consiglio Comunale, architetti ed ingegneri hanno presentato i lavori di adeguamento strutturale col metodo degli isolatori sismici. È, almeno per me, la prima volta che vedo questa tecnica applicata ad un imponente edificio preesistente: non è opera da poco, comportando il taglio dei pilastri, il sostegno temporaneo con speciali martinetti, infine l’appoggio sugli isolatori.

Le opere strutturali saranno accompagnate dal rifacimento del paramento murario e dall’abbattimento delle dispersioni termiche.

Negli anni ‘80 combattevamo la battaglia per il recupero dei centri storici. Davanti allo scetticismo di tanti, gli architetti dimostrarono che con le tecniche disponibili era possibile recuperare le vecchie case su lotto gotico che costituiscono il tessuto delle città emiliane. Abbiamo insegnato a consolidare i solai in travetti e pianelle, a recuperare le vecchie murature, a realizzare tetti moderni (isolati) con bellissimi manti tradizionali in coppi antichi.

A quarant’anni di distanza ci troviamo davanti a una sfida analoga. Con le nuove tecniche, come quelle che saranno applicate a Fidenza, dimostriamo che è possibile rinnovare completamente un edificio obsoleto, rendendolo sicuro a fronte del rischio terremoto e sostenibile sotto il profilo del consumo energetico, conservandone e valorizzandone le qualità architettoniche e testimoniali.

Ancora una volta, di fronte alla nostra memoria storica, l’architettura ci insegna che non è indispensabile demolire e ricostruire.

Vincenzo Mainardi

v.mainardi@architettomainardi.it

Verso il nuovo PRIT 2025: la rete degli aeroporti regionali

Nell’ambito dell’approvazione del nuovo Piano regionale integrato dei trasporti (PRIT 2025), la Regione promuove sei incontri sul territorio, per confrontarsi con le realtà locali e informare sulle politiche regionali in materia di mobilità e trasporti.

Dopo l’incontro di Modena del 25 marzo, il prossimo si terrà a Parma il 5 aprile 2019, dalle ore 14, presso l’Aeroporto “ Giuseppe Verdi” di Parma, in Via Licinio Ferretti 50/A – Sala c/o Terminal, con il titolo: Verso il nuovo PRIT 2025: la rete degli aeroporti regionali.

Per partecipare è necessario iscriversi online entro il 4 aprile al link:

https://applicazioni.regione.emilia-romagna.it/IscrizioneConvegni/Iscrizione.aspx?6z%2bN8MruZcR6hpcWFSUcVabdgSFmZfRP&Lang=IT

COMUNICAZIONI DALL'ORDINE

INFORMAZIONI ED EVENTI