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Comune di Parma: Call “Cultura per tutti, Cultura di tutti”

Il 16 febbraio 2018 a Roma la giuria nominata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha eletto la città di Parma Capitale della Cultura Italiana per l’anno 2020.

Il Dossier di candidatura che il Comune ha presentato sul bando di Capitale Italiana, intitolato “La cultura batte il tempo”, è un programma di attività scaturito dall’ascolto del territorio e costituito da un progetto pilota, suddiviso in quattro azioni, e dalle “officine contemporanee”, cantieri-laboratorio, esposizioni, rassegne e produzioni che coinvolgono città e territorio, nell’ottica dell’area vasta di Destinazione Emilia.

Cultura per tutti, cultura di tutti è un progetto di audience development e ampliamento dell’accessibilità ai luoghi della cultura, parte del Dossier di Parma per Capitale Italiana della Cultura.

L’avviso si rivolge ai creativi che vogliano presentare soluzioni che possano accrescere la fruibilità dei musei, e promuovere l’inclusione dei pubblici, proponendo nuove forme di approccio alla fruizione culturale, in particolare creando strumenti e percorsi che avvicinino ai musei chi o non vi può accedere a causa di limiti fisici o per una maggiore limitazione nella comprensione, a causa di barriere linguistiche, cognitive, sensoriali. Ha come obiettivo generale l’ampliamento della fruizione museale nella Regione Emilia-Romagna, con un focus su specifiche categorie di pubblico come giovani, famiglie, anziani, persone con disabilità fisica e/o cognitiva, stranieri e residenti, promuovendo servizi, eventi, produzioni dedicati ai musei e pensate su base digitale e multiculturale, dotati di un business plan che ne dimostri la sostenibilità sul mercato nel medio periodo o prodotti ispirati alle direttive del design 4all, che rendano accessibili al più ampio numero di soggetti – diversi fra loro per capacità percettive, motorie e cognitive – il patrimonio culturale.

ALLEGATI

Passaggi al futuro

Michele De Lucchi e AmdlCircle, Earth Stations Many Hands, Bark Station. Filippo Bolognese Images

E’ nato tutto dai passaggi. 

Passaggi, questo il tema dell’edizione 2019 della rassegna “Il Rumore del lutto”, a cui l’Ordine degli Architetti è invitato a partecipare. Ogni anno riceviamo le sollecitazioni di Maria Angela Gelati e Marco Pipitone, curatori della manifestazione ormai da 13 edizioni, e le trasformiamo in eventi sull’architettura o sulla storia della città. Quest’anno, riflettendo sui passaggi, ci siamo ricordati di un intervento poco noto compiuto a Villa Sclopis, un hospice e centro Alzheimer per malati terminali a Salerano, presso Ivrea, qualche anno fa. Il progettista era Michele De Lucchi.

Non era mai stato nostro ospite a Parma, non lo conoscevamo personalmente, ma la sua fama come designer e più recentemente anche come architetto, ci spingeva a chiamarlo. Ci sembrava che farci raccontare la sua esperienza di collaborazione con la Onlus CasaInsieme per la costruzione di questo rifugio, in cui prendersi cura della vita fino all’ultimo istante, potesse essere un’esperienza di passaggio molto interessante.

La cosa sorprendente è che, accettando il nostro invito, Michele De Lucchi ha messo in chiaro fin da subito che Villa Sclopis sarebbe stato il passaggio (anche inteso come collegamento tra noi e lui), per arrivare a parlare dell’approdo, vale a dire di tutto quanto avviene dopo questo passaggio o per via di esso. 

Come affrontiamo questo domani? Il rumore del lutto è il rombo del futuro, dice De Lucchi esprimendo l’urgenza. Allora, quando si vive un lutto, si affronta necessariamente già anche ciò che accadrà dopo. Il futuro è adesso e ci incalza.

Michele De Lucchi sostiene che “come architetti il nostro compito è proprio quello di costruire occasioni reali di incontro non conflittuale, per affrontare i grandi temi che oramai non possono più essere trattati individualmente”. E nella conferenza che terrà il 31 ottobre al Palazzo del Governatore ci racconterà quali sono queste occasioni da lui rintracciate, immaginate e progettate, che forma avranno, dove si troveranno, cosa ci andremo a fare.

Questo allora il bello di invitare una figura del suo calibro: che scombina i piani e le idee, rivoluzionandole con le sue, ribaltando completamente il nostro punto di vista. Noi eravamo concentrati sul prima, sulla bellezza di fermarsi e prendersi cura di ciò che anticipa il passaggio, ma Michele De Lucchi vuole pensare al dopo e ci spinge ad andare avanti, dietro a lui.

Monica Pisanu

pisanu.formazione@gmail.com

Luigi Ghirri, Giovanni Chiaramonte. Ultima bellezza

Dal 18 al 20 ottobre 2019 si terrà la decima edizione di ColornoPhotoLife, festival fotografico alla Reggia di Colorno (Parma), con mostre aperte fino al 3 novembre. A partire dal tema scelto, L’effimero e l’eterno, lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma ha scelto di collaborare anche quest’anno alla manifestazione, con la mostra Luigi Ghirri, Giovanni Chiaramonte. Ultima bellezza, una selezione di fotografie di Luigi Ghirri e Giovanni Chiaramonte conservate presso i propri archivi.

La mostra, che sarà allestita negli spazi del piano nobile della reggia, vuole mettere in luce un aspetto specifico di un importante capitolo della nostra fotografia di paesaggio, che tra la fine del Novecento e l’inizio del nuovo secolo ha ravvivato la percezione dei beni culturali, introducendo uno sguardo contemporaneo sui monumenti, sull’arte, sul naturale. Una nuova concezione di cultura e ambiente, tendenti all’eterno anche nella dimensione dell’incontro, nell’istante della fotografia, nella rivelazione dell’oggi.

Di Luigi Ghirri per la prima volta sarà esposta in mostra una significativa selezione delle stampe selezionate nel 1991 per Viaggio dentro un antico labirinto, quella che purtroppo sarà una delle ultime pubblicazioni da lui seguite personalmente, mostrando l’estremo stato della ricerca del grande autore. Il volume era stato curato da Arturo Carlo Quintavalle, con cui il fotografo aveva un rapporto di collaborazione e stima che durava quasi vent’anni, e per il progetto di impaginazione Ghirri aveva fatto realizzare stampe delle esatte dimensioni di quelle da pubblicare: il menabò è costituito quindi da una sequenza di 150 immagini perfettamente eseguite, che Ghirri donò allo CSAC.
A queste, in occasione di questa mostra, sono affiancate alcune stampe degli anni Settanta, quelle esposte nella prima grande antologica Vera fotografia organizzata con lo CSAC nel 1979, tratte dal fondo di stampe conservato presso il centro, di fatto la più ampia raccolta di vintage prints del grande fotografo. Questo per evidenziare l’estrema coerenza di una ricerca che cambiò il volto della fotografia contemporanea, dalla prossimità agli artisti concettuali alla nuova fotografia del paesaggio.

La mostra si conclude con alcune delle fotografie che Giovanni Chiaramonte ha scattato all’indomani del sisma che sconvolse la bassa modenese nel 2012. L’urgenza di ritrovare un rapporto tra gli abitanti e un ambiente improvvisamente divenuto ostile e catastrofico spinge il fotografo nei territori della rivelazione, della speranza in una rinascita già tra i frammenti delle rovine. Un occasione per riflettere sul nostro paesaggio, sulla bellezza e il sublime e, allo stesso tempo, per tornare sui passi che Chiaramonte, altro grande attore di quella stagione, aveva percorso con l’amico Luigi Ghirri, scomparso vent’anni prima. Due episodi lontani qualche decennio quindi, ma su un percorso unitario.

Completeranno la mostra due incontri: Giovanni Chiaramonte terrà una conferenza sulla fotografia di paesaggio domenica 3 novembre alle ore 17, presso la Sala Polivalente dell’Abbazia di Valserena, sede dello CSAC. Franco Guerzoni e Paolo Barbaro saranno invece di scena a Colorno, presso l’Aranciaia, sabato 19 ottobre alle 18.45, per parlare dei viaggi con Luigi Ghirri.

Per tutte le informazione e il programma completo del festival www.colornophotolife.it.

photo: Luigi Ghirri, Anacapri, Capri, Napoli (serie “Viaggio dentro un antico labirinto), 1981, C-print mm 196×293

Ospedale Maggiore, #MATTONCINODICUORE day per il Centro Oncologico

Come sarà il nuovo Centro oncologico di Parma?

Inoltriamo l’invito da parte di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Munus Fondazione di Comunità alla presentazione del plastico realizzato in mattoncini LEGO ® dall’artista Riccardo Zangelmi.

Un’occasione per conoscere e condividere un progetto che sta diventando sempre più concreto e fare il punto sulla raccolta fondi “insieme CON te”.

Sabato 19 ottobre alle ore 11.30

Ospedale Maggiore ingresso via Gramsci, oltre il voltone, davanti al padiglione Cattani

ALLEGATO

Invito

A TUTTI GLI ISCRITTI: 31/12/2019 chiusura triennio formativo

Gentile collega, 

in vista del 31/12/2019, scadenza del triennio formativo, ecco alcuni consigli per assolvere l’obbligo nei tempi previsti.

Ogni iscritto è tenuto nel triennio ad acquisire un minimo di 60 CFP (di cui minimo 12 di deontologia). La piattaforma iM@teria segnala con il colore verde il tuo status, quando si raggiungono i CFP minimi.

Verifica su iM@teria, alla voce Corsi, che tutte le attività a cui hai partecipato ti siano state caricate. Se mancassero delle attività, rivolgiti all’Ente (per lo più l’Ordine stesso) che ha organizzato l’evento formativo.

Autocertificazioni

Ricordati di inserire i singoli documenti comprovanti le attività (attestato di partecipazione, biglietto d’ingresso ecc.)!

Come posso trovare le attività formative accreditate?

Nel sito archiparma.it c’è un calendario con gli eventi organizzati dall’Ordine e dagli Enti esterni nel territorio provinciale. Una newsletter ti informa ogni settimana. Nella piattaforma iM@teria trovi la formazione proposta dagli Ordini italiani e dagli Enti riconosciuti dal Ministero. Puoi frequentarli tutti.

Ti mancano crediti deontologici? 

Niente paura. Su iM@teria nella categoria “Discipline ordinistiche”, trovi tutti i corsi deontologici disponibili. Il nostro Ordine ne organizzerà uno prima del 31 dicembre.

Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti. Se hai dubbi scrivi a formazione@archiparma.it

I consiglieri referenti per la formazione

Arch. Cecilia Merighi

Arch. Monica Pisanu

Seminario ‘Il paesaggio dell’Appennino parmense: opportunità di sviluppo locale tra fragilità e valori’

Il seminario di apertura del corso di formazione “Materia e Paesaggio 2019″ dal titolo” ‘Il paesaggio dell’Appennino parmense: opportunità di sviluppo locale tra fragilità e valori’ che si terrà il giorno 24 ottobre 2019, dalle ore 9.30 alle ore 17.00, presso Università di Parma – Centro Congressi, Plesso Aule delle Scienze, pad.25 è aperto al pubblico.

Il link per le iscrizioni è il seguente: 

https://applicazioni.regione.emilia-romagna.it/IscrizioneConvegni/Iscrizione.aspx?6z%2bN8MruZcTAwvhurTJNpsiq3P7SGg1Y&Lang=IT

CFP

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ALLEGATO

Locandina

OAPPC: Rinnovo caselle PEC e CNS degli iscritti

Il Consiglio dell”Ordine P.P.C. della Provincia di Parma ha deliberato di rinnovare per gli iscritti la casella di posta elettronica PEC e CNS carta nazionale dei servizi che offre una firma digitale gratuita.

Il servizio rimarrà gratuito per gli iscritti, il costo dei servizi è a carico dell’Ordine.

Le modalità di rinnovo verranno comunicate agli iscritti a breve, a seguito del perfezionamento dell’accordo con il gestore del servizio.

Future città


Le città sono sempre state costruite perché se no, senza città,

tutte le persone rimanevano in piedi e stavano sempre in giro .

da “Reggio Tutta, una guida dei bambini alla città”, Reggio Children, 2014

Immergersi per 3 giorni fra i bambini, tornare dopo anni a sentire quelle voci, quegli sguardi sempre spontanei, senza confini tra la realtà e l’immaginario: chi di noi non ha nostalgia di quell’essere nel mondo dell’infanzia? 

Non vorremmo forse, quando progettiamo, riuscire ad avere quel pensiero primigenio, l’immediatezza dei piccoli? 

Questo è quello che per tre giorni ho respirato e provato a reimparare da Reggio Children dove all’inizio di ottobre, insieme ad una collega di Parma, ho svolto per l’Ordine un corso formativo. Era la II edizione nazionale di “Abitare il Paese. La cultura della domanda – i bambini e i ragazzi per un progetto di futuro”. Un progetto del Consiglio Nazionale degli Architetti e della Fondazione Reggio Children. Un’azione di co-progettazione territoriale in tutte le regioni italiane, a partire dall’assunto che i bambini e i ragazzi saranno al centro della città del futuro. 

Questo implica da parte nostra un’azione di responsabilità. Dobbiamo insegnare la qualità dell’abitare, per assicurare bellezza nelle città future, l’unica interfaccia che resiste nei secoli a tutti i cambiamenti.

Sono coinvolte circa 50 città e Ordini d’Italia, tra cui quello di Parma che ha vinto il bando per la seconda edizione. In questi 3 giorni i tutor, provenienti da tutta Italia, si sono confrontati in tavoli di co-progettazione sull’edizione precedente e lavorato su possibili strategie. 

La Fondazione Reggio Children ha proposto di svolgere quest’indagine mettendosi in ascolto, mettendosi alla pari e cogliendo ciò a cui bambini sono interessati e che notano di più nella loro città. Quindi non un approccio didattico frontale, ma assolutamente partecipativo. La loro presa di coscienza di cosa sia lo spazio pubblico deve scaturire da una riflessione collettiva, basata sulla libera esposizione del vissuto di ognuno. 

A Parma lavoreremo con gli studenti dell’Istituto comprensivo Micheli. Il risultato finale, raccolto in tavole, video, quaderni e plastici, sara’ in mostra a Roma presso la sede del Consiglio Nazionale e nelle scuole stesse. 

E quindi, buon lavoro ragazzi!

Maria Paola Bezza

info.bezza@studiobfg.net

Master in Valorizzazione dell’arte sacra e del turismo religioso

Da tempo si continua a ripetere che la ricchezza del nostro paese consiste nell’arte e nel turismo, che il nostro “granaio” sta nella grande bellezza; un vasto museo diffuso, giacimenti di arte sacra unici al mondo per quantità e qualità: chiese, santuari, abbazie, complessi monastici, musei, archivi, biblioteche… 

Occorre ripensare obiettivi, strutture, metodi e criteri riguardanti la tutela e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio, ma ancor prima è necessaria un’approfondita conoscenza dei contenuti non solo storico-artistici, ma anche biblici, teologici, iconografici, simbolici dell’Arte sacra, in un rinnovato confronto tra Parola e immagine, tra Bibbia e arte, tra liturgia e architettura, esplorando le concrete potenzialità catechetiche, educative, culturali e spirituali dell’opera come via della bellezza. 

Ricostruire un rapporto vivo e vitale con i beni culturali ecclesiastici è anzitutto un atto d’amore verso l’uomo del nostro tempo che nella bellezza ancora trova spazi di senso e di verità. Occorre trasformare il bene artistico ecclesiastico da incombenza e assillo in termini di costi, di manutenzione e di gestione, in strumento vivo di evangelizzazione, di identità e memoria, ma anche di risorsa spirituale e culturale, dunque di sviluppo e di crescita. Tutto ciò assume una particolare urgenza e rilevanza, non solo a livello locale, ma anche nazionale ed europeo.

Questo è ciò che si propone di mettere in atto l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” (istituzione accademica delle diocesi di Rimini e di San Marino-Montefeltro, collegata alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna – Bologna), mediante il Master di primo livello in “Valorizzazione dell’Arte sacra e del Turismo religioso”

Grazie a un qualificato gruppo di docenti e studiosi specialisti, afferenti a diverse aree disciplinari, questa offerta formativa si concentra sulla progressiva valorizzazione del ricco patrimonio di arte sacra presente in particolare sul territorio romagnolo, promuovendone sia la fruibilità sia la conoscenza, mediante una continua ricerca e innovazione anche dei modelli comunicativi. 

La formazione prevista si articola sia attraverso lezioni frontali, sia mediante laboratori esperienziali con visite guidate condotte nei luoghi oggetto di studio. Di particolare importanza risultano i cicli di seminari di approfondimento tematico, organizzati con il coinvolgimento di figure istituzionali di indiscussa esperienza nel settore dell’arte sacra.   

L’intento è quello di formare precise competenze e figure professionali specializzate nell’ambito dei Beni culturali ecclesiali e del turismo religioso e culturale; ambiti finora generalmente trascurati. La proposta si rivolge soprattutto a guide turistiche già abilitate, a giovani architetti, ad operatori dei Beni Culturali, della conservazione e restauro e ad animatori del pellegrinaggio. Tra i nuovi profili operativi promossi vi sono: guide qualificate in arte sacra; esperti di teologia simbolica e di catechesi attraverso l’arte; responsabili di arte sacra e di beni culturali ecclesiali; responsabili della tutela e valorizzazione dei beni artistici del territorio, nonché dei beni paesaggistici nella formulazione dei Parchi culturali ecclesiali; consulenti di architettura per il culto con specifiche competenze in ambito architettonico-liturgico; guide ed esperti di didattica museale e di educazione all’immagine; animatori di pellegrinaggi e di percorsi artistici qualificati; operatori di turismo culturale e religioso; organizzatori di eventi culturali.

Il Master ha ottenuto rilevanti patrocini e si avvale di numerose collaborazioni: Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna; Opera Pellegrinaggi della Romagna; Opera di Religione della Diocesi di Ravenna; Diocesi di S. Marino-Montefeltro; Alma Mater Studiorum – Università di Bologna; Ordine degli Architetti della Provincia di Rimini; Fondazione Universitaria S. Pellegrino; Ufficio Nazionale della CEI per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport; Ufficio Nazionale della CEI per i Beni culturali ecclesiastici; Fondo Ambiente Italiano FAI – Delegazione di Rimini; Società Italiana di Scienze del Turismo (SISTUR); Centro di Studi Avanzati sul Turismo (CAST).

Le ISCRIZIONI sono aperte fino al 15 ottobre 2019.

Per informazioni: ISSR “A. Marvelli”, via Covignano 265, 47923 Rimini. Tel. 0541-751367, e-mail segreteria@isrmarvelli.it; sito: www.issrmarvelli.it

ALLEGATO

Openstudio Progettoborca – Colonia aperta per tre giorni: arte, cultura, visioni per il territorio

Dal 18 al 20 ottobre si svolge l’Openstudio di (fine)stagione di Progettoborca
La Colonia dell’ex Villaggio Eni si apre a tutti, molti gli artisti attivi nei propri spazi, e nei laboratori.

Numerose le iniziative della tregiorni, che coinvolgono architetti, designer, coltivatori, forestali, università, su temi quali Tempesta Vaia, Milano-Cortina 2026 e la rigenerazione sostenibile del patrimonio.

Qui informazioni e programma

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