Vuoto, Il . Riflessioni sullo spazio in architettura

    Il saggio indaga il vuoto sia come concetto assoluto (la mancanza), sia nella sua concretezza materiale (spaziale, architettonica). Come contrappunto alla rigorosa struttura della trattazione, questa duplicita’ analitica, e’ testimoniata da una certa liberta’ di associazione di opere appartenenti a tempi e luoghi distanti tra loro, in cui il vuoto si manifesta di volta in volta come assenza (nelle stanza vuote dipinte da Van Gogh o da Hopper), simbolo (nel palazzo di Cnosso), rinuncia (nelle architetture di Mies van der Rohe), destino (nella dottrina taoista) o riflesso di uno stato d’animo (nelle incisioni di Piranesi). Considerare il vuoto nella sua fisicita’ presuppone forse un approccio distante dalla nostra sensibilita’: mentre in Oriente il concetto di vuoto, profondamente radicato nella cultura e nel sentire comune, e’ punto di partenza ed attivo strumento progettuale (nella casa giapponese cosi’ come nel giardino zen), in Occidente il vuoto diviene un utile momento di lettura ed analisi (della polis greca od anche dell’architettura moderna), ma non solo. Il vuoto in architettura, garante di senso e strumento compositivo, funziona anche da stimolatore emozionale: solo per fare un esempio, forse e’ proprio la perfetta e densa vacuita’ dello spazio interno del Pantheon che continua a meravigliarci a duemila anni dalla sua costruzione.

    Numero di collocazione: GEOP-MON-0210
    Tipo: libro
    Fondo e donatore: 
    Disponibile: Si
    Autore: Espuelas, Fernando
    Editore: C. Marinotti
    Luogo pubblicazione: Milano
    Anno pubblicazione: 2004
    Isbn: 88-8273-056-5
    Sezione argomento: 05 GEOP Geografia urbana, landscape, ambiente fisico
    Tipologia testo: monografico
    Collana: Pensiero dell’arte,Il; 7
    Rilegatura: brossura
    Formato: 237 p.
    Pagine: 240
    Recensione: 

     

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