Dopo l’intensa e bellissima esperienza di Basilea, ma un tantino fredda vista la stagione, quando ci siamo seduti al tavolo per scegliere la meta del viaggio di istruzione di quest’anno, abbiamo pensato che sarebbe stato bello spingersi nel sud dell’Europa, verso il Mediterraneo e verso il caldo, già toccato dai nostri viaggi in Sicilia e a Marsiglia.
E allora la mente, nel ricordo di qualche vacanza passata, è volata subito verso la città che ha dato i natali alla democrazia e alla civiltà: Atene.
Per molti Atene è una toccata e fuga: si prende il traghetto e via. Pochi si fermano ad ammirare le bellezze della città, al più una breve visita al Partenone o un giro per Monastiraki, mangiando un souvlaki al volo. Io stesso ci sono già stato passato più volte, diretto alle isole, ma non posso certo dire di conoscerla.
Atene unisce invece il fascino dell’antichità, essendo la culla della nostra cultura, all’architettura contemporanea e all’innovazione.
Gabriella, che ha approvato fin da subito la scelta di Atene, mi ha già dato diversi spunti su percorsi interessanti che potremmo fare in città: uno tra tutti è l’itinerario sulle orme dell’architetto greco Dimitris Pikionis, con la visita ai sentieri di fronte all’Acropoli che egli realizzò negli anni Cinquanta.
Non mancherà l’architettura contemporanea, come il museo dell’Acropoli di Bernard Tschumi, la Fondazione Niarchos di Renzo Piano, il Museo dell’Arte Cicladica, recentemente ripensato nella facciata e negli interni dallo studio greco Kois.
Di certo, fra un’esperienza storica e un tuffo nel contemporaneo, troveremo il tempo di farci una passeggiata sul lungomare e di gustare qualche piatto della buonissima tradizione culinaria greca.
Come ormai è tradizione fare nei nostri viaggi dell’Ordine.
Pietro Cattabiani